La Dieta Mediterranea è il modello dietetico maggiormente associato ad un buono stato di salute. Alla base della, ormai nota, piramide alimentare della dieta mediterranea troviamo verdura, frutta e cereali, preferibilmente integrali, il cui consumo è consigliato tutti i giorni in tutti i pasti principali. Altri alimenti che trovano posto nella piramide e che dovrebbero essere consumati giornalmente sono la frutta secca a guscio ed i semi oleosi.

I semi sono una fonte eccellente di nutrienti essenziali, tra cui grassi insaturi, vitamine e minerali, oltre a fibra alimentare. Pensate che la porzione consigliata di semi di girasole, corrispondente a 3 cucchiai (30 g), è in grado di soddisfare l’80% del fabbisogno giornaliero di vitamina E, micronutriente dalla proprietà antiossidanti, mentre un solo cucchiaio di semi di lino è in grado di coprire il fabbisogno totale di omega-3! Oltre a queste caratteristiche, sia i semi di girasole che quelli di lino sono ottimi nel mantenimento della salute cardiovascolare grazie alla ricchezza in acidi grassi mono e polinsaturi e alla presenza di composti fenolici e fitoestrogeni che contribuiscono alla riduzione del colesterolo LDL e della pressione arteriosa.
Inoltre, numerosi studi hanno evidenziato come i semi di lino siano efficaci nel regolare la motilità intestinale, contrastando i problemi legati alla stipsi.

 

Tabella 1. Valori nutrizionali di semi di lino e di girasole.

 

Anche i semi di zucca vantano proprietà protettive sul sistema cardiovascolare, abbassando i livelli di colesterolo LDL, e sembrano essere efficaci nell’attenuare la sintomatologia legata alla post menopausa grazie alla presenza, nei semi, di fitoestrogeni.
I semi di papavero sono ricchi in tiamina (vit B1), acido folico e minerali essenziali tra cui, calcio, ferro, magnesio, manganese, fosforo e zinco. Sembra che abbiano proprietà analgesiche e che siano efficaci nel trattamento di diarrea, dissenteria e spasmi.

 

Tabella 2. Valori nutrizionali di semi di zucca e papavero.

Tabella 2 - e tu di che seme sei

 

 

 

A cura della Dr.ssa Rossella Dodi

Research Fellow

Department of Veterinary Science, University of Parma

 

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